Tigre

Tigre! TIGRE! Ruggente incendio

Nelle foreste della Notte,

Quale Etterna Mano – o Pupilla! –

Suscitò la tua mostruosa simmetria?

In che ignoti Orridi, o Cieli

Accese il bagliore dei tuoi occhi?

Su quali Ali osa ambire?

E quale Arto afferra il Fuoco?

Quale Forza, che Genio

Poté tesserti i tendini dell’animo?

E per il primo palpito del tuo cuore

Quale tremendo lavorìo? Quale terribile cammino?

Quale martello; e che ruota?

Il tuo cervello fu in quale fornace?

E quale incudine? Quale Morsa Atroce

osò serrarne gli incubi funesti?

Fu mentre gli Astri persero le Luci scagliandole alla Terra

e l’Empireo squassarono d’Innocenza?

Sorride alla visione della Sua opera?

Chi l’Agnello creò sta creando Te?

Tigre! TIGRE! Improvvisa fiamma

Nelle foreste d’azzurro,

Quale Mano, quale Immortale Spia

Dispone la tua sanguinaria geometria?

William Blake (trad. lumen)

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